Amanti del vino, conoscete la Generazione Z?

Il futuro del vino è nato nel 1997

Sono nati dal 1997 in poi e avranno un peso crescente nelle dinamiche del mercato del vino e , più in generale, del settore beverage. Condividono con i Millennial, nati dal 1980 al 1996, alcune caratteristiche, ma sono figli del digital divide e hanno una capacità di spesa diversa.

 

 

Gen Z: un nuovo target del vino

I nati dal 1997 in poi, la cosiddetta Generazione Z, saranno i consumatori del vino del futuro, con un peso sempre più crescente nel mercato del beverage. Affiancheranno i Millennial, nati tra 1980 e 1996, protagonisti degli anni Duemila, la Gen X, nati tra il 1966 e il 1979, grandi amatori del vino, e i Boomer, nati tra 1946 e 1965, che stanno entrando nella fase discendente di consumo.

Le speranze dell’industria vitivinicola quindi, sono riposte sulle fasce più giovani di consumo. Ma se le altre categorie sono ben note all’industria vitivinicola, la Generazione Z è più difficile da interpretare. Nati dopo il digital divide, utilizzatori di tutte le piattaforme social, ma al contempo figli della crisi economica degli anni Duemila e di un mondo in costante mutamento. Occorre quindi comprendere meglio tendenze e strategie da applicare, per dialogare con le giovani generazioni che amano il vino ma sono al contempo molto attente alla salute.

 

Millennial e Gen Z a confronto: il consumo di vino

I Millennial restano l’attuale cuore pulsante del mercato globale del beverage, avendo guidato l’aumento del consumo mondiale del 12% nel corso del 2021, il tutto tramite e-commerce e social media. Meno colpita dalle restrizioni della pandemia, il target dei Millennial tende a seguire la logica del “meno ma meglio”, acquistando prodotti selezionati nella fascia premium, tendenza destinata a continuare con la Generazione Z.

 

Boomer e Gen Z a confronto: il consumo di vino

Il mercato del vino è ancora sostenuto dai Boomer che, però, si stanno avvicinando all’età della pensione, periodo in cui il consumo diminuisce in maniera importante.
I Millennial bevono meno rispetto alle generazioni precedenti, ma comprano meglio. I più giovani, della Gen Z, non fanno eccezione e sembrano bere ancora meno. Le ragioni sono prettamente culturali: è una generazione più consapevole degli impatti devastanti del cambiamento climatico, ma anche di consumatori più esigenti.

 

Il futuro del vino

Bisogna andare più veloce e anticipare un cambiamento sociale, da interpretare in relazione all’attuale contesto economico. L’industria del vino è, quindi, chiamata a una sfida complessa: attrarre le nuove generazioni e superare alcune storiche carenze rispetto ad altri segmenti del beverage.

Noi di La Civiltà del Bere siamo in prima linea per abbracciare il cambiamento, e con la nostra nuova apertura a Dubai, speriamo in un modo sempre più connesso, anche dal punto di vista del consumo di vino.

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